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DETERMINAZIONE RADIOGRAFICA DELLA LUNGHEZZA DI LAVORO

 


 

 

 

 

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La lunghezza di lavoro è stata determinata per molto tempo introducendo uno strumento nel canale e controllando radiograficamente la distanza fra la punta dello strumento e il vertice della radice. La procedura comportava l'esecuzione di più radiografie endodorali, quindi la somministrazione ripetuta di dosi di radiazioni.

La precisione della determinazione radiografica è limitata da numerosi fattori.

Il dettaglio dell'immagine radiografica è comunque basso. La radiografia tradizionale, su pellicola, ha il limite dalla grossa grana dell'emulsione, a sua volta legata all'alta sensibilità che l'emulsione deve avere per contenere la dose di radiazioni a cui il paziente va esposto. La radiografia digitale risente inoltre del valore basso di dpi, necessario per contenere entro limiti ragionevoli la dimensione dell'immagine.

Un'altro problema è rappresentato dalle distorsioni spesso obbligate della proiezione, con conseguenti effetti negativi sia in termini di variazioni dei rapporti dimensionali che di sfocatura.

L'immagine radiografica è bidimensionale, e non consente di individuare i corretti rapporti spaziali di strutture sovrapposte.

Le dispute circa la definizione del limite apicale del trattamento tengono in gran conto 0.5 mm. La radiografia è l'unico strumento che abbiamo a disposizione per "vedere" clinicamente dove abbiamo collocato questo limite. Ma la radiografia non ci garantisce in alcun modo un margine di errore uguale o inferiore a 0.5 mm.

 

   
 

 

 

 

 

 

 luogo ad una localizzazione dell'apice errata.

       

An   

 

 


 

 

* Dr. Mauro Venturi

 

 

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